H.245

Il protocollo di negoziazione usato nella teleconferenza su linea commutata e su rete B-ISDN (Broadband-ISDN). Definisce le procedure e i segnali per controllare lo svolgimento della chiamata. In pratica, definisce in che modo i due apparecchi dovrebbero collegarsi e quale tra i due sarà il primario (master) e quale sarà il secondario (slave), indica come iniziare la conversazione, come determinare le capacità dell'apparecchio all'altro estremo della linea e come interrompere la chiamata. E' concepito per lavorare in abbinamento a un protocollo che garantisca la trasmissione delle informazioni, come il TCP, poichè la perdita anche di un solo messaggio può determinare la caduta della chiamata.Una volta che la chiamata è in corso, può anche regolare il flusso trasmissivo e cifrare le informazioni in transito. Regola anche il cosiddetto jitter, cioè la variazione nel ritardo con cui i pacchetti arrivano a destinazione. Un jitter eccessivo può compromettere la conversazione telefonica tra i due utenti.Recepisce e incorpora lo standard H.246.

Glossario dei termini dell'informatica a cura di Roberto Mazzoni
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