magneto ottico

Un tipo di disco che usa un sistema di registrazione ottico e magnetico insieme e che permette di cancellare le informazioni registrate e di registrarne di nuove al loro posto offrendo capacità di 128, 230 e 640 MByte su un disco da 3,5 pollici (poco più grande di un normale floppy disk) oppure capacità di 650, 1.300 o 2.600 MByte su dischi da 5,25 pollici che possono essere scritti du entrambi i lati ma che debbono essere girati a mano quando si passa da un lato all'altro. Arriveranno anche versioni da 5,2 GByte e da 10,4 GByte. Viene anche usato nel mercato consumer da Sony per la produzione dei suoi MiniDisc (un disco musicale digitale compatto da 2,5" di diametro capace di contenere 74 minuti di musica della stessa qualità di un CD convenzionale).Le sue specifiche sono contenute nell'Orange Book, che spiega anche come realizzare un CD-R (un compact disc scrivibile solo una volta). Un laser ad alta potenza riscalda una particolare posizione nel disco (che rappresenta il bit) fino a raggiungere il cosiddetto punto di Curie, cioè la temperatura alla quale le molecole possono essere riallineate quando sottoposte a un campo magnetico. A quel punto entra in gioco il magnete che riallinea le molecole nella direzione desiderata (a seconda che si voglia rappresentare uno 0 oppure un 1) che resterà tale fino al successivo riscaldamento e riorientamento. La lettura viene invece eseguita da un laser di potenza inferiore che invia la luce sul disco così che venga riflessa nei vari punti a seconda dell'orientamento del metallo (determinato magneticamente) che ne determina l'angolo di rotazione rispetto all'asse di propagazione, ossia la direzione di polarizzazione. Questo differisce dalla lettura di un normale CD che invece rileva i cambiamenti nelle proprietà di riflessione del disco. Per questo motivo il disco magneto ottico richiede una particolare unità per essere letto e scritto.Ogni operazione di scrittura richiede due passate: nella prima tutti i bit vengono portati a zero, nella seconda si scrivono i dati veri e propri (gli 1 alternati agli 0 già esistenti). Esiste anche un metodo più recente che permette di cancellare e scrivere in un solo giro.

Glossario dei termini dell'informatica a cura di Roberto Mazzoni
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