rimozione delle linee nascoste
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In una scheda grafica, la funzione di rimozione automatica delle linee e delle superfici nascoste. Quando si attiva lo Z-buffering, ogni pixel acquista oltre al valore di colore anche un valore di profondità. Ogni volta che il programma richiede un ridisegno dello schermo, si verifica la profondità del pixel (Z-value) e si aggiorna solo quello, tra i numerosi pixel che possono essere sovrapposti, che risulta sul livello più esterno. E' un processo che permette di stabilire in ogni momento quali sono gli oggetti in primo piano e di rimuovere dalla scena le linee nascoste. Si rivela particolarmente utile in presenza di oggetti 3D che s'intersecano nello spazio. Per realizzare questa tecnica, è necessario disporre di una quantità di memoria supplementare dove conservare le informazioni sulla posizione di ogni punto di ciascun oggetto lungo l'asse Z del sistema di riferimento utilizzato. Questa tecnica può essere realizzata via hardware o via software: nel primo caso offre prestazioni molto migliori, ma richiede l'occupazione di una parte della memoria destinata a contenere le texture (vedi palletized texture); nel secondo caso utilizza la memoria di sistema, ma a scapito delle prestazioni. La soluzione ideale è rappresentata dagli acceleratori 3D che dispongono dello Z-buffering hardware opzionale, attivabile cioè solo sugli oggetti desiderati, che permette di limitare la quantità di memoria video utilizzata.
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