1. Unità di misura spesso confusa con la quantità di bit trasmessi in un secondo (bit per secondo, bps). Si tratta in realtà di una grandezza che indica quante volte in un secondo un segnale elettrico su una linea di comunicazione cambia stato modificando la propria ampiezza in tensione, la propria fase oppure la propria frequenza. L'unità di misura è ispirata a Jean Maurice Baudot (1845-1903) inventore francese che perfezionò il telegrafo e definì un proprio codice di trasmissione.Quando si lavora a bassa velocità, ogni cambiamento elettrico porta con sè un singolo bit; perciò con i modem da 300 bit per secondo avremo una trasmissione a 300 baud sulla linea telefonica. La corrispondenza tra baud e bps si mantiene fino a 2.400, poi le due grandezze si separano visto che dai modem a 9.600 bps in avanti diversi bit possono essere abbinati a una singola oscillazione elettrica (prendendo in considerazione anche l'ampiezza e la fase dell'oscillazione). Perciò un modem a 9.600 bps funzionerà tipicamente a 2.400 baud e lo stesso vale anche per i modem a 14.400 e 28.800 bps. Le linee telefoniche sono predisposte per filtrare tutti i disturbi con frequenze superiori a quelle della voce umana (4.000 Hertz) e inoltre il doppino telefonico tradizionale perde la propria efficienza al di sopra di 3 KHz; di conseguenza non è conveniente generare con il modem più di 2.400 impulsi al secondo. Per questo motivo sono stati elaborati sistemi per cui ogni singolo impulso possa convogliare due, tre o quattro bit in un colpo solo.
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