Una tecnica per aggregare la banda passante di diversi canali ISDN di tipo B a 64 Kbps al fine di ottenere un collegamento ad alta velocità. L'aggregazione avviene a livello di generazione del flusso dati e quindi è strettamente vincolata alle specifiche ISDN a differenza del protocollo PPP Multilink che agisce sulla generazione del pacchetto a livello di rete (terzo livello ISO/OSI) e quindi risulta più flessibile.Il comitato si è costituito con l'impegno di sviluppare standard di sincronizzazione e controllo comuni per convogliare dati ad alta velocità sulla rete pubblica. Lo scopo è di consentire l'interoperabilità tra apparecchiature di fornitori diversi quando queste operano sulle reti ISDN oppure Switched 56. La versione 1.0 dello standard, approvata il 17 agosto 1992, descrive quattro modalità operative per l'interconnessione di multiplexer a inversione (inverse multiplexer, I-Mux). Il segnale a banda larga viene elaborato dall'inverse multiplexer in modo da suddividerlo in canali da 56 Kbps oppure 64 Kbps. I canali vengono quindi convogliati lungo la linea pubblica e ricombinati all'altro estremo in modo che fornimo ancora un singolo segnale ad alta velocità.
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