protocollo d'instradamento dei multicast con approccio distance vector
(Distance Vector Multicast Routing Protocol)
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Un protocollo che inserisce nell'intestazione dei datagrammi in transito informazioni sul tempo di origine per determinare in modo geometrico e algoritmico il vettore di distanza tra due router specializzati nel traffico multicast, chiamati mrouter. Il tempo di vita è semplicemente un valore numerico intero che viene diminuito ogni volta che il pacchetto passa da un mrouter. Quando si raggiunger lo zero, il pacchetto viene scartato perchè ormai si riferisce a un'immagine oppure a un suono già passati e non ha più nessuna utilità farlo arrivare alla macchina di destinazione. In questo modo si ottiene sulla macchina ricevente un'immagine abbastanza costante che, per quanto non fedelissima rispetto all'originale, è comunque abbastanza verosimile e non frammentaria. Il tempo di vita del pacchetto viene tecnicamente chiamato TTL (time to live).Quando si usa il protocollo DVMRP i router che gestistono il traffico multicasting prendono il nome di mrouter e il software che li gestisce viene chiamato mrouter daemon. Sul percorso che deve attraversare, è probabile che il pacchetto multicast incontri router "ostili" che lo riconosceranno dal suo indirizzo di Classe D, intercettandolo. Per evitare questo blocco e garantire la continuità del flusso trasmissivo tra emittente e ricevente della trasmissione multicast, l'mrouter sorgente incapsula il pacchetto (datagramma) multicast all'interno di un datagramma unicast, fingendo di esserne l'originatore e impostando quale unico ricevente un altro mrouter all'altro estremo del percorso, il quale naturalmente avrà un indirizzo normale e non di Classe D. Grazie a questo stratagemma, qualsiasi router intermedio lascerà transitare il pacchetto come un normale unicast. Quando questo arriva all'mrouter che si trova all'altro estremo del tunnel, viene ripulito della falsa intestazione e ritorna a essere un pacchetto multicast con indirizzo di Classe D che può essere distribuito in copie multiple a tutti i membri del gruppo di ricezione multicast esistente in quell'area, collegati direttamente all'mrouter ricevente. Il percorso tra i due mrouter viene chiamato tunnel e qualsiasi messaggi di errore che venga generato lungo tale percorso torna all'mrouter di origine il cui indirizzo è inserito nel falso datagramma. Dave Thaler, della Merit Network, ha concepito il primo database MIB per gestire questo protocollo.
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